Il ricercatore bolognese Lodovico Gualandi, eletto “Marconista dell’anno” dalla Fondazione Guglielmo Marconi di Bologna, sente il dovere di segnalare che alcune importanti notizie sulla vita e l’opera di Marconi, debbono essere doverosamente rettificate perché non rispettano la verità storica su una delle maggiori conquiste scientifiche italiane del XX secolo.
In molta letteratura e pagine web italiane e straniere, infatti, (persino nell’autorevole sito inglese Marconi Calling), si legge tuttora che Guglielmo Marconi, in seguito al rifiuto oppostogli dal Ministro delle Poste e Telegrafi italiano, fu costretto a lasciare l’Italia e presentare la sua invenzione in Inghilterra.
LA PAGINA INCRIMINATA DI marconicalling.co.uk
La notizia non è veritiera e venne confermata dallo stesso Marconi con una dichiarazione in lingua inglese, riprodotta fedelmente a pagina 126 del libro Edizioni Sandit Libri LA RADIO, la vera storia di un’invenzione incompresa.
Altre notizie non veritiere, riportate in molte pagine web e perfino dalla stampa e in alcune trasmissioni radiotelevisive, riguardano il presunto contributo all’invenzione della Radio da parte di Nikola Tesla e Aleksander Popov. Sono tutte notizie ingannevoli che disorientano quei volonterosi studenti che credono nella genialità del loro giovane compatriota e desiderano sceglierlo come esempio di costanza e tenacia verso un lavoro fecondo, presentando delle Tesine d’esame sulla sua opera.
Tesla e Popov – sostiene Gualandi – benemeriti scienziati in altri versanti della scienza – non hanno offerto nessun contributo all’invenzione marconiana: lo confermano la descrizione del brevetto di Marconi, tradotto per la prima volta in italiano dallo studioso bolognese e analizzato sotto il profilo storico, scientifico e tecnico nel libro Edizioni Sandit Libri intitolato: IL VERO INVENTORE DELLA RADIO.